2012-12-15

TASSE , il nuovo cavallo di battaglia di Berlusconi

Silvio rivolto al PD
Mi permetto di dare dei consigli al Cavaliere  di come portare avanti la campagna elettorale, in questo momento il PDL è al 13-14% e il PD a oltre il 30%, 16 punti sembrano incolmabili ma ci sono possibilità. Da oggi in poi Berlusconi deve essere in televisione a più non posso e deve trovare il modo  di andare nella trasmissione di Santoro, molti mi daranno del pazzo , ma l'unica possibilità per recuperare è di andare dal peggior nemico possibile  e quindi battersi con Santoro e Travaglio. Questo ultimo sicuramente leggerà la sua ridicola agenda ricordando tutte le vicende giudiziarie del Cavaliere, a questo punto Berlusconi si deve scambiare il posto con Travaglio e gli deve leggere tutte le sue cause per diffamazione, per chi non lo sapesse Travaglio ha decine di cause perse per diffamazione , il cavaliere dimostrerà che il Travaglio è un calunniatore abituale e questo varrà al cavaliere molti punti in più nei sondaggi. Infine deve ridicolizzare il Travaglio pulendo il suo posto e quindi metaforicamente di considerarlo persona estremamente sporca.Negli ultimi giorni deve giocare la carta vincente sulle tasse. Molte volte il Cavaliere era stato dato per vinto e molte volte ha stupito tutti, questa volta sembra davvero in difficoltà ma sembra che abbia ancora molte carte da giocare, io una di queste è quella relativa alle tasse, argomento a cui gli italiani sono da sempre molto sensibili. Sembra che Berlusconi voglia rilanciare tra le sue proposte politiche , la teoria dei piccoli numeri adattata al sistema fiscale, opera di un economista italiano. Trova d'accordo con lui anche Paul Krugman, premio nobel per l'economia e convinto non-sostenitore dell'euro.





E' una teoria così pazzesca, semplice e interessante che potrebbe anche funzionare negli stati con una elevata evasione fiscale, commentava Paul Krugman, premio nobel per l'economia nel 2008, leggendo sul Wall Street Journal la teoria scritta un paio di anni fa da un economista italiano che descrive come abbattere l'evasione fiscale, abbassare le tasse e farle pagare in modo più equo a tutti .

ecco in sintesi la teoria

http://quaeram.blogspot.it/2012/09/la-teoria-delle-tasse-al-7.html

2012-12-08

Esclusivo , l'asso nella manica di Berlusconi

Se non tutti, molti si sono chiesti, come mai il cavaliere ha deciso di ridiscendere in campo nonostante tutti i sondaggi gli sono contro ? Si sono fatte varie ipotesi sull'annunciata candidatura a premier di Berlusconi, dalla condanna ricevuta in primo grado alla nuova legge di incandidabilità appena approvata. Invece una notizia bomba trapela da fonti anonime, pare che un matematico napoletano abbia elaborato uno studio di un nuovo sistema elettorale che con un solo colpo permetterebbe di dare molte possibilità di vittoria a Berlusconi e di azzerare quasi completamente la presenza del movimento di Grillo in parlamento. Ovviamente è top secret sia il nome dell'autore dello studio sia lo studio stesso, ma il cavaliere ne è rimasto così entusiasta da sciogliere la riserva per la sua candidatura. Anche se doveva restare nel più assoluto segreto fino a quando il cavaliere non sarebbe riuscito a far passare questa nuova legge elettorale , qualcosa è trapelato e si maligna addirittura da qualche suo fidato collaboratore preoccupato per la propria candidatura e interessato che rimanesse il sistema elettorale attuale.


Dal quel poco che si sa, il nuovo sistema elettorale si dovrebbe basare su collegi uninominali maggoritari a singolo turno con tre candidati per ogni schieramento , quindi funzionerebbe come il mattarellum in cui in ogni collegio vince lo schieramento che prende più voti e in piu' oltre a votare lo schieramento si sceglie anche con la preferenza uno dei tre candidati, quindi alla fine risulterebbe deputato il più votato dei tre dello schieramento vincente. Con questo tipo di votazioni , sicuramente il movimento 5 stelle, non alleandosi con nessuno come è notorio, sarebbe molto vicino allo zero come numero di deputati anche se prendesse il 20% dei consensi.
Il nuovo sistema lo hanno già battezzato vaffagrillum


2012-11-28

Che cosa è il Fiscal Cliff


Una serie di tagli automatici della spesa pubblica e di incrementi dell’imposizione fiscale che ridisegneranno il budget a stelle e strisce del 2013

Il fiscal cliff, letteralmente "precipizio fiscale", rappresenta alla fine del 2012 una delle più grandi minacce per l’economia degli Stati Uniti e del mondo. Si tratta di una serie di tagli automatici della spesa pubblica e di incrementi dell’imposizione fiscale che ridisegneranno il budget a stelle e strisce del 2013, a meno che il Congresso (ovvero il Parlamento USA) non trovi delle alternative entro la fine dell'anno.
 In un suo report recente il Fondo Monetario Internazionale ha dichiarato riguardo agli Stati Uniti che: "Le dinamiche insostenibili del debito rimangono una preoccupazione di medio termine, ma il pericolo del fiscal cliff, del limite al tetto del debito, e le relative incertezze pongono dei rischi di breve termine fino al punto che l’imprevedibilità del processo politico in corso sull’argomento erode la fiducia nella politica e rischia di riattivare la volatilità dei mercati". Il pericolo è tale che, sempre secondo l’Fmi, il fiscal cliff potrebbe riportare gli Stati Uniti in recessione. Della stessa opinione il Congressional Budget Office (CBO), un ufficio analisi al servizio del Congresso, che in un suo rapporto ha sottolineato che la stretta fiscale conseguente al fiscal cliff "porterebbe a condizioni economiche nel 2013 che probabilmente saranno definite di recessione, con un Pil reale in calo dello 0,5% fra il quarto trimestre del 2012 e il quarto trimestre del 2013 e tassi di disoccupazione in crescita fino al 9% nella seconda metà del 2013".


Secondo diversi studi, il fiscal cliff potrebbe portare da un anno all’altro le imposte a salire del 19,6% e si tradurrebbe in un aggravio dell’imposizione fiscale media di circa 3.500 dollari per ogni famiglia americana con conseguente pressione sui consumi USA. Gli sgravi a favore dei ceti più elevati messi in campo da Bush e diverse riforme istituite da Obama verrebbero meno (fra questi il Tax Relief, l’Unemployment Insurance Reauthorization, il Job Creation Act del 2010) si avrebbero riduzioni notevoli anche nei servizi sociali colpiti dai forti tagli della spesa pubblica che colpirebbero un po’ tutto il bilancio di Washington, dalle armi alle scuole.
I tagli automatici della spesa pubblica decisi dopo il downgrade da parte Standard&Poor’s e fissati per evitare che l’innalzamento al tetto del debito Usa mandasse fuori controllo il budget si potrebbero tradurre nei prossimi 10 anni in una sforbiciata da 1.200 miliardi di dollari. Soltanto nel 2013 è previsto tra incrementi delle tasse e taglio delle spese un impatto sui conti pubblici Usa di 500-600 miliardi di dollari, circa il 4% del Pil degli Stati Uniti.
Per tutti questi motivi gli osservatori internazionali guardano con crescente attenzione all’evolversi del dibattito economico negli Stati Uniti e da tempo chiedono al Congresso USA un rapido intervento che scongiuri lo scatto dei tagli automatici. Il dibattito politico che contrappone in vista delle elezioni del 6 novembre 2012 il democratico Barack Obama al repubblicano Mitt Romney ha però ignorato diverse volte la spada di Damocle del "precipizio fiscale", lasciando ipotizzare che solo dopo le elezioni si possa avere una soluzione. Un articolo del The New York Times del 9 ottobre 2012 sostiene che Obama, in caso di vittoria, non estenderà ulteriormente il taglio delle imposte per i ricchi voluto da Bush e manterrà incentivi fiscali per le famiglie con reddito sotto i 250 mila dollari. Anche sotto la sua presidenza tagli alla spesa sociale rimangono molto probabili. La posizione di Romney, in caso di elezione, appare più articolata: l’insediamento il 20 gennaio complica le cose, ma il leader repubblicano ha dichiarato che non consentirà lo scatto dei tagli automatici della spesa.


2012-11-25

I benefici dell'aglio

Aglio: Proprietà e Benefici


L'aglio ( Allium sativum ) appartiene alla famiglia delle Liliacee, vegetali che nella maggior parte presentano un bulbo, il quale altro non è che un breve fusto modificato. Pochi ortaggi come l'aglio possono vantare un numero di proprietà alimentari e benefici salutari così alti da farne un vegetale preziosissimo. Apprezzato fin dall'antichità per il suo singolare aroma, con il passare del tempo la sua fama si arricchì di tali e tanti attributi terapeutici al punto di essere frequentemente impiegato per guarire, e soprattutto prevenire, diversi tipi di disturbi e addirittura epidemie. I soldati romani, per esempio, consumavano enormi quantità di aglio in quanto lo ritenevano in grado di depurare e fortificare il corpo.

Il prezioso bulbo dell'aglio contiene circa 400  differenti componenti curative dell'organismo umano.  Oltre a oligoelementi e sali minerali, l'aglio contiene vitamina A, B1, B2, PP e C. Le sue proprietà più importanti dipendono però da un'essenza solfurea presente nel bulbo, della quale il principio attivo è l'allicina che detiene un forte potere antisettico. I bulbi freschi di aglio contengono dallo 0,1 allo 0,4 di olio essenziale dove, oltre alle sostanze fin qui citate, sono presenti altri composti dello zolfo, nonchè sostanze ormonali.

Proprietà Curative e Benefici dell'Aglio


L'aglio agisce innanzitutto come efficace antisettico e battericida, distrugge i microbi e i batteri e ne impedisce la proliferazione. E' uno degli antiossidanti più efficaci che vi sia in natura, protegge quindi le cellule del nostro organismo da un precoce invecchiamento nonchè  dal deterioramento e conseguenti malattie.
Molto importani i benefici che l'aglio arreca al cuore e al sistema circolatorio; grazie alle sue proprietà tonificanti ed equilibranti, rinforza il tono muscolare del cuore e rendendo più fluido il sangue, oltre che a svolgere un'azione depurativa, contribuisce in modo determinante alla pulizia delle arterie e all'allontanamento delle patologie ad esse legate. Contrariamente a quanto molti credono, l'aglio ha anche proprietà digestive ed è in grado di apportare enormi benefici nella lotta contro i parassiti intestinali.

Uno studio recente, svolto in Cina ed in Usa, suggerisce che l'aglio, utilizzato regolarmente nella dieta, può avere effetti protettivi nei confronti del cancro e, oltre a questo, possiede proprietà uniche che sono in grado di inibire, ritardare o addirittura invertire il processo di cancerosi umana. I risultati di questi esperimenti sono stati presentati al simposio internazionale sulle "Nuove frontiere in ematologia e oncologia".

L'Aglio in tavola
E' importante rendere chiaro un concetto: molti sono i composti o le pastiglie che il progresso ci presenta al fine di evitare gli effetti olfattivi dovuti al consumo di aglio.L'aglio, affinchè mantenga inalterate le proprietà curative ed espleti i propri benefici sull'organismo umano, deve essere consumato crudo; se proprio siamo infastiditi dall'odore che ne consegue possiamo ricorrere al rimedio sempre valido della "nonna" che consiste nel masticare lentamente due chicchi di caffè torrefatto.

L'Aglio crudo

Via libera quindi all'aglio in tavola, crudo, spremuto sulle insalate o tritato insieme a qualche foglia di prezzemolo; ottimo sfregato sulle fette di pane casereccio con un sottile velo di olio extra vergine di oliva. A voler vedere i suoi usi sono infiniti, penso che l'unico limite sia rappresentato dalla fantasia di chi lo prepara.
Chi è convinto di non poter sopportare o digerire l'aglio potrebbe cominciare con dosi piccolissime per poi aumentare piano piano la quantità, è un metodo collaudato che funziona, basta solo volerlo.

Aglio, Olio e Peperoncino


Per i veri amanti dell'aglio suggerisco questa ricetta aglio, olio e peperoncino che prevede l'utilizzo e il mantenimento dell'aglio crudo, onde mantenerne intatte le proprietà e i benefici, oltre che al gusto.
Ingedienti per una persona:
100 g di pasta ( spaghetti o bavette), due spicchi d'aglio, due cucchiai di olio extra vergine di oliva, prezzemolo, peperoncino secco.
Preparazione: Supposto che tutti sappiano come far cuocere la pasta, qui di seguito vi spiego la preparazione del condimento aglio-olio-peperoncino che deve essere ultimato prima che la pasta termini la cottura.
Munirsi di una piccola padella e versarvi i due cucchiai di olio extravergine, prendere i due spicchi d'aglio, pulirli, ed affettarli in cubetti piccolissimi oppure spremerli con lo spremi aglio ( personalmente preferisco i cubetti ).
Accendere il fuoco sotto alla padella con l'olio e quindi aggiungere l'aglio appena tagliato (o spremuto), un po' di pezzettini di peperoncino secco ( a seconda dei vostri gusti, ma è sempre meglio non esagerare). IMPORTANTE: non appena vedrete le prime bollicine di cottura attorno all'aglio spegnete immediatamente il fuoco in modo da lasciare l'aglio crudo e l'olio insaporito dal suo gusto. Non appena la pasta sarà cotta, versatela nella padella con l'aglio, aggiungete il prezzemolo tritato (q.b.), riaccendete il fuoco a fiamma bassissima e mescolate per un paio di minuti. Buon appetito!

I benefici del mango


La pianta del mango è originaria dell'Asia dove pare sia stato coltivato già 4.000 anni fa; oggi il mango è coltivato in quasi tutti i paesi tropicali ed è reperibile durante tutto l'anno; di forma ovale ed allungata il mango può arrivare a pesare fino ad un chilogrammo. La buccia può essere rossa, gialla, verde o di un colore che li racchiude tutti e tre questi colori, la polpa è di color giallo arancio.

La nazione maggior produttrice di mango è l'Asia, l'India in particolare detiene il primato di maggior produttore. Le varietà di mango più conosciute sono: Haden, Keitt, Tommy Atkins e Kent, ma ne esistono moltissime e pare che in India ne siano state catalogate circa 400 specie.


Il mango è composto per circa l' 81 % da acqua, proteine allo 0,5%, carboidrati 17%, fibre alimentari, minerali e zuccheri per il 15%; tra i minerali troviamo il calcio, il sodio, il fosforo, il ferro, il magnesio, il potassio, il rame e lo zinco. Altissima la presenza di vitamine, in particolare la vitamina A il cui fabbisogno giornaliero del nostro organismo sarebbe soddisfatto dal consumo di un mango intero.
Oltre alla vitamina A troviamo quasi tutte le vitamine del gruppo B, la vitamina C, D, E, K e J. Anche gli aminoacidi sono ben rappresentati, tra i più importanti annoveriamo l'arginina, la lisinal'acido aspartico, la leucina e la serina.

Proprietà e Benefici del Mango

Recenti studi scientifici hanno dimostrato che il mango è in possesso di proprietà antitumorali, questo grazie alla presenza di una sostanza antiossidante chiamata "lupeol", il cui effetto benefico pare si esplichi soprattutto nei confronti del pancreas. Grazie al suo alto contenuto di sostanze oligominerali il mango è un frutto con proprietà leggermente lassative e diuretiche; rappresenta quindi un alimento molto adatto per chi ha problemi di stitichezza e di ritenzione idrica.

Col mango è anche possibile curare tossi e raffreddori facendone bollire la sua buccia nell'acqua per berla una volta tiepida tre volte al giorno per una settimana. Sempre grazie alle proprietà delle sostanze in esso contenute il mango rappresenta anche un ottimo ricostituente in caso di convalescenza o periodi di grande stress fisico.

Studi sulle proprietà antitumorali del Mango


Secondo recenti studi condotti per conto della Texas Agrilife Research Food sono stati studiati gli effetti degli estratti di polifenoili del mango su alcune cellule tumorali in vitro; le cellule prese in considerazione erano di tumori riguardanti i polmoni, prostata, colon, leucemia e seno. Tutte le cellule malate si sono dimostrate sensibili agli estratti di mango, in particolar modo le cellule tumorali riguardanti il colon ed il seno.
Se gli esperimenti in corso continueranno a dare esiti positivi potrebbero aprirsi nuove frontiere nella lotta ai tumori.

Mango e calorie

Il suo valore calorico è basso, infatti ogni 100 gr. di polpa abbiamo una resa calorica pari a 55 calorie circa.

2012-10-22

Qualche informazione sulla lingua Esperanto

L'Esperanto è una lingua internazionale, cioè nata per la comunicazione fra persone e popoli di lingua diversa. L'Esperanto è una lingua artificiale, nel senso che ha un autore e un inizio preciso: l'autore è il medico polacco L.L. Zamenhof, la data di inizio è il 1887, durante il quale venne stampato il primo libro. Da allora l'Esperanto ha raggiunto i 120 anni di vita, si è diffuso nel mondo, articolato in gruppi ed associazioni di tutti i tipi: secondo stime attendibili sono attualmente due milioni i locutori, a vario livello.

La fortuna dell'Esperanto è nella sua stessa struttura: la regolarità, la semplicità e la logicità permettono di soddisfare compiutamente i bisogni della comunicazione. Si racconta che Tolstoj l'abbia appreso in sole due ore, ma chiunque, anche il più digiuno di conoscenze linguistiche, nel giro di un mese sarebbe in grado di leggere, scrivere e parlare correntemente: grammatica e sintassi sono logiche e lineari, il patrimonio lessicale è tratto soprattutto dalle lingue europee, badando a scegliere le radici secondo un principio di massima diffusione, per rendere quanto più immediata l'acquisizione del vocabolario. E accanto agli aspetti linguistici gli esperantisti si propongono impegni sociali e culturali in genere: la solidarietà, la diffusione delle conoscenze, la promozione della tolleranza e della pace, realizzabili attraverso una fitta rete di comunicazioni, scambi culturali, incontri e congressi.

Nell'estate 2006 a Firenze si è svolto il 91° Congresso Mondiale di Esperanto, che ha riunito oltre 2200 esperantisti provenienti da tutto il mondo. Il tema del Congresso era "Lingue, culture ed educazione per uno sviluppo sostenibile". Vari studiosi si sono avvicendati per sostenere che la diversità culturale è una ricchezza dell'umanità, è l'humus da cui possono sbocciare nuove idee e nuove soluzioni per i problemi del mondo; questa diversità va quindi preservata contro il rullo compressore di quanti tendono a considerare la globalizzazione un mezzo per esportare la propria lingua e la propria cultura. 

L'Esperanto si pone in questo quadre come quella lingua che ha vantaggi tecnici ed ideali: dal punto di vista tecnico è molto meno costoso insegnare l'Esperanto rispetto alle altre lingue, essendo più facile e regolare; dal punto di vista ideale, essendo seconda lingua per tutti, è uno strumento neutro e paritario di "democrazia linguistica", protegge inoltre i vari idiomi e le varie culture perché non ha un retroterra nazionale e quindi non dovrebbe diventare strumento di omologazione culturale e fagocitazione linguistica.

Per informazioni e approfondimenti sull'Esperanto non mancano certo le fonti e gli studi: può essere utile, ad esempio, il testo di U. Eco "La ricerca della lingua perfetta nella cultura europea"; fra i manuali, quello classico e semplice di Bruno Migliorini; fra i vocabolari, quello più recente è lo Zanichelli Esperanto-Italiano Italiano-Esperanto, pubblicato nel 2004 a cura di Umberto Broccatelli.

In Italia esiste la Federazione Esperantista Italiana (F.E.I.), il cui indirizzo internet è:http://www.esperanto.it


2012-10-19

Il telo massonico denominato il Rotolo di Kirkwall


Il Rotolo di Kirkwall è uno dei teli massonici più rinomati. Esso è stato chiamato così perché molti lo ritengono un tappeto da distendere a terra, mentre altri lo considerano da tempo un telo concepito per essere appeso alle pareti come un arazzo.

Il Rotolo di Kirkwall, o Rotolo d’istruzione di Kirkwall, è quasi sicuramente il più antico manufatto di questo genere che ci sia pervenuto. Le sue dimensioni sono di 5,6 metri di altezza per 1,7 metri di larghezza ed è interamente di lino. Esso è custodito dalla Loggia Kirkwall Kilwinning n° 38 di Kirkwall appunto, nelle isole Orcadi, un tempo di dominio della famiglia Sinclair.

La provenienza del Rotolo d’istruzione è incerta e dibattuta da lungo tempo, tanto che l’origine ignota e l’età di questo documento sono oggetto di discussione tra le varie scuole di pensiero, ognuna delle quali ha una propria teoria. Infatti, nonostante vari laboratori abbiano fatto numerose analisi scientifiche, i metodi utilizzati continuano ad essere criticati. Non esiste alcuna testimonianza di come e perché il Rotolo giunse alla Loggia di Kirkwall, ma esistono fondati motivi per credere che vi sia arrivato direttamente dal castello di Kirkwall stessa, costruito nel XIV secolo da Lord Hanry Sinclaire demolito perché gravemente danneggiato nel 1865. Appena due anni dopo fu pubblicato da Gorge W.Speth, fondatore della Loggia di ricerca Quatuor Coronati di Londra, il primo rapporto sul Rotolo, ma sfortunatamente le notizie giunte fino a noi sono ben poche.
Sicuramente intorno al 1786 William Grame donò alla Loggia un telo massonico, che fu utilizzato per la celebrazione dei rituali durante i lavori di Loggia, ma non si sa con precisione se si tratti  o meno del Rotolo in questione, e nemmeno la Loggia stessa di Kirkwall ne è certa.

Nel 2001 Andrew Sinclair è riuscito, tramite un ispettore della Criminal Investigation Depatment, ad ottenere dei campioni di tessuto del Rotolo, che ha poi fatto analizzare dall’Università di Oxford. Il Rotolo è composto da una larga parte centrale, con due sezioni più strette cucite ai lati, dalla cui parte inferiore sono stati prelevati i campioni analizzati.
 Mentre le analisi di questi campioni non avevano portato ad una conclusione convincente, altri studi al radiocarbonio effettuati sulla parte centrale del Rotolo hanno rilevato una datazione relativa al XV secolo.


Molti storici hanno contestato questa datazione poiché sul Rotolo ci sarebbe raffigurato un disegno molto simile allo stemma della Loggia degli Antichi, fondata nel 1751. Di conseguenza sembrerebbe impossibile che il tessuto del Rotolo risalga ad un periodo così anteriore. Tuttavia queste obiezioni sono da molti considerate poco significative, in quanto porterebbero ad affermare che la massoneria non esistesse prima del 1717.

Un altro punto che è stato fonte di forti dibattiti e discussioni è quello relativo alle due strisce laterali di tessuto. Alcuni studiosi sostengono che esse non siano due fasce indipendenti cucite insieme al pezzo centrale, ma che le profonde scanalature non siano altro che i segni, rimasti impressi nella stoffa e accentuatisi col tempo, di quando il tessuto rimaneva ripiegato nei periodi in cui non veniva utilizzato. Questa ipotesi non convince del tutto coloro che hanno avuto occasione di analizzare il Rotolo, anche se le sue due sezioni laterali sembrano essere costituite dello stesso tessuto della parte centrale. Questo ha rappresentato un altro punto di scontro, poiché secondo alcuni esse potrebbero essere state aggiunte in periodo posteriore per completare la più grande opera centrale. Dalle analisi effettuate, inoltre, sembrerebbe che il disegno naif  presente sul Rotolo sia stato eseguito con colori ad olio, ma nemmeno su questo dato si è giunti ad una conclusione certa.

Se prendessimo per buona la datazione secondo cui la stoffa risalirebbe al XV secolo, e quella relativa allo stemma della Loggia, fondata a metà del 1700, ciò porterebbe a pensare che la stoffa sia rimasta piegata da qualche parte per circa 300 anni. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un’eventualità alquanto dubbia, e quindi l’unica via accettabile per avvicinarsi il più possibile alla realtà, sarebbe quella di studiare il Rotolo seguendo gli stessi criteri che si utilizzano per stabilire la datazione di un dipinto. Quindi bisognerebbe sottoporre ad analisi approfondite non la stoffa, ma piuttosto il colore presente su di essa.

Tuttavia il mistero che circonda il Rotolo di Kirkwall è talmente affascinante, che pare che nessuno abbia intenzione di svelarlo.
Nella descrizione lasciataci nel 1897 da Speth troviamo che nella parte posta a sinistra rispetto a chi guarda il Rotolo d’insegnamento, sarebbe presente la peregrinazione del popolo ebraico dalla Mesopotamia all’Egitto, attraverso la terra di Caan; infatti, nella parte inferiore si possono riconoscere i fiumi Tigri ed Eufrate, mentre in alto si troverebbe il Nilo. Inoltre Speth sosterrebbe che l’artista avrebbe conosciuto piuttosto bene il delta del Nilo, il Sinai e la terra di Caan. Nell’altro bordo invece, quello alla destra degli spettatori, sarebbe raffigurata l’uscita degli ebrei dall’Egitto, Mosè e Giosuè nel deserto del Sinai e l’arrivo nella terra promessa. In questa seconda sezione sarebbero presenti anche l’Arca dell’Alleanza, la manna giunta dal cielo ed il vitello d’oro, costruito alla base del monte Horeb. Nella grande sezione centrale, infine, troviamo in alto Adamo ed Eva, nel paradiso dell’Eden, e poi, nella parte inferiore la raffigurazione di simboli massonici. Nella parte centrale si notano inoltre il Tabernacolo con il Sancta Sanctorum e scene relative all’Arca dell’Alleanza.

Mentre le sezioni laterali dovrebbero essere interpretate partendo dal basso e spostandosi verso l’alto, le sezioni che compongono il lembo centrale dovrebbero essere interpretate in senso opposto ( quindi dall’alto verso il basso).

Il Rotolo di Kirkwall presenta molti aspetti comuni alla tradizione massonica scozzese, alcune iscrizioni sono persino in codice massonico con l’uso dell’alfabeto edochiano. Le immagini presenti sul Rotolo si riferiscono, dunque, all’epoca di Mosè e all’Arca dell’Alleanza: tutti temi che probabilmente erano di particolare interesse nel periodo in cui esso fu realizzato. Tuttavia, pare che per adesso il mistero che riguarda il Rotolo di Kirkwall e le sue origini non possa essere sciolto. Non resta che approfondire il suo studio, per quanto possibile, e lasciarsi coinvolgere dai suoi segreti.

La sconcertante pergamena di CHINON

Dopo settecento anni,  nella Sala Vecchia del Sinodo dei Palazzi Vaticani, è stata presentata un'opera contenente gli atti del processo contro i templari. Documenti antichi, preziosi e forse, per qualcuno, avvolti dal mistero perchè ignorati. 
Nella pubblicazione, racchiusa in una valigetta in cuoio tra sigilli rossi e inchiostro seppia, vi era la riproduzione fedelissima di quattro pergamene della lunghezza di 5 metri e mezzo dove erano annotati 38 verbali di interrogatori. 

Una riproduzione –nella collana Exemplaria Praetiosa della casa editrice Scrinium, l’opera :processus contra templarios- che racconta dell’inchiesta pontificia sull’ordine dei Templari tenutasi a Poitiers ed è composta degli esemplari superstiti di un corpus originario di cinque rotoli -per le prime tre pergamene-. La quarta pergamena, quella più importante per gli studiosi, è la pergamena di Chinon.

(Originale formato da un unico foglio membranaceo di grandi dimensioni (mm. 700x580), in origine munito dei sigilli pendenti dei tre legati apostolici che formavano la speciale Commissione apostolica ad inquirendum nominata da Clemente V: Bérenger Frédol, cardinale prete del titolo dei SS. Nereo ed Achilleo e nipote del papa, Étienne de Suisy, cardinale prete di S. Ciriaco in Thermis, Landolfo Brancacci, cardinale diacono di S. Angelo. Stato di conservazione discreto, anche se sono presenti vistose macchie violacee dovute ad attacco batterico. L’originale era corredato da una copia semplice coeva, tuttora conservata presso l’Archivio Segreto Vaticano con segnatura Archivum Arcis, Armarium D 218. ASV, Archivum Arcis, Arm. D 217 ) 

La pergamena prende il nome dalla località di Chinon, a sud della Loira, il castello in cui furono interrogati i cinque capi dignitari templari -tra loro vi era anche il Gran Maestro , Jacques de Molay- dai tre cardinali inviati da Clemente V, tra il 17 e il 20 agosto 1308, componenti di quella commissione inviata dal Papa. 

La pergamena, conosciuta dagli storici come gli atti di Chinon già dal 2001, fuoriuscita dall’Archivio Segreto Vaticano grazie all’intuito,al fiuto, alla bravura della storica Prof. Barbara Frale ( nel foglio vi era il nome tra i giudici di Berenger Fredol, nipote e braccio destro del papa e “l’uomo più importante del collegio dei Cardinali” non poteva essere una delle tante inchieste sui Templari ma bensì erano gli atti della Commissione apostolica ad inquirendum nominata da Clemente V”) che poi pubblicò: B.FRALE, Il Papato e il Processo ai Templari, Viella, Roma 2003 –. 

Nell’inchiostro e nella cartapecora di sette secoli fa si raccontava quei giorni d’estate quando giunsero al castello i cardinali plenipotenziari di Clemente V, ore disperate, interrogatori, confessioni, urla tra accusa/difesa. 

Gli accusati : i Templari –l’Ordine sovrano sottoposto solo al Papa-, in odore di eresia, respinsero con vigore tale accusa, la più ignobile ed infamante, ma non rinnegarono le loro confessioni fatte davanti ai francesi riconoscendo i loro errori e colpe però rifiutando sempre con impeto la massima dell’infamia. 

Chiesero perdono alla Madre Chiesa, dopo l’abiura formale, obbligatoria per tutti coloro che erano anche solo sospettati di reati ereticali, impetrarono alla Commissione di essere assolti dal Papa Clemente V e di essere riammessi nella Comunione dei Santi. 

Infatti, ci fu una ASSOLUZIONE DEL PAPA CLEMENTE V AI CAPI DELL’ORDINE TEMPLARE QUESTA ASSOLUZIONE è il segreto della pergamena di Chinon, però bisogna porre attenzione un’assoluzione ma : NON UN PROSCIOGLIMENTO. 

La pergamena, se autentica –si eccepisce su alcune date- è importante sul piano storico per una rilettura di quel processo. Il documento risponde alla necessità apostolica di rimuovere dai frati-guerrieri l’infamia della scomunica nella quale si erano precedentemente invischiati da soli ammettendo di aver rinnegato Gesù Cristo sotto le torture dell’Inquisitore francese. La persecuzione del Re di Francia Filippo il Bello ai Templari sarebbe nata per finanziare la sua guerra in corso contro l’Inghilterra diventando padrone dei tesori dei Templari. 

Un processo duro fatto di accuse infamanti sulla morale degli appartenenti al Tempio, volte a creare il loro discredito attraverso un impianto accusatorio da mettere nelle mani degli inquisitori delle terre di Francia e dei teologi della Sorbona; ma soprattutto la pergamena è importante per far luce sulla figura del pontefice Clemente V. La pergamena di Chinon dimostra, insieme agli altri documenti, che Clemente V intendeva salvare l’esistenza dell’ordine templare dandogli un ruolo nuovo dopo averne riformato i costumi e la disciplina. I documenti mostrano la sua vera posizione riguardo a quell’accusa 

Il disegno di Clemente V non prese forma e come dice la storica Barbara Frale su: Radici Cristiane dicemb’07 -La pergamena di Chinon /riabilita sia i Templari che Clemente V, di Sergio Mora -Clemente V “ pur assolvendo i Templari ne sospese l’Ordine con sentenza non definitiva per impedire uno scisma della Francia con la Chiesa……..Malgrado ciò ebbe il coraggio e fu capace di opporsi alle pressioni del Re Filippo IV di Francia , più noto come Filippo il Bello, e arginare il pericolo di uno scisma”. 

Il 18 marzo 1314 per ordine di Filippo IV, anche se assolto dall’autorità pontificia, Jaques de Molay il Gran Maestro,l’ultimo dell’Ordine del Tempio di Salomone, dei poveri soldati di Cristo, bruciava sul rogo. 

Ma sarà davvero la parola fine alla storia senza fine dei templari? 

Fonte:
www.agoramagazine.it

Marco Pizzuti e le verità scientifiche non autorizzate

In questo post parliamo dell'ultimo saggio di Marco Pizzuti, "Scoperte scientifiche non autorizzate. Oltre la verità ufficiale", pendant di "Scoperte archeologiche non autorizzate" e di "Rivelazioni non autorizzate. Il sentiero occulto del potere".

L'ultima fatica di Pizzuti è imperniata su quei ricercatori le cui scoperte scientifiche sono state oggetto di censura: insabbiate o ridicolizzate, sono quasi del tutto ignote al grande pubblico. "Scoperte scientifiche non autorizzate" solleva molte inquietanti questioni: ripercorre la storia di Nikola Tesla, uno straordinario e, al contempo, misconosciuto scienziato che, con oltre settecento brevetti rivoluzionari, gettò le fondamenta tecnologiche della società contemporanea. L'autore si sofferma su altri "scienziati ribelli" (Wilhelm Reich, Marco Todeschini…) condannati all'oblio dall'establishment. Sfata uno dei più diffusi miti della nostra epoca, "la libera scienza al servizio di tutti", dimostrando come in realtà sia l'élite globale ad indirizzare il progresso tecnico. 



In un'istruttiva intervista apparsa sul numero 35 di "X Times" (settembre 2011) e rilasciata alla direttrice del mensile, Lavinia Pallotta, Pizzuti espone alcuni ragguagli riguardanti le invenzioni di Nikola Tesla (1856-1943), informazioni collegabili alle odierne attività militari in atmosfera. Lo scienziato serbo, naturalizzato statunitense, fu, tra le altre cose, l'ideatore di apparati atti ad influire sull'atmosfera: "Tesla realizzò dei raggi-canale ionizzanti di estrema potenza per perforare lo strato isolante della bassa atmosfera. I raggi vennero usati per trasferire energia senza fili nella ionosfera. L'impiego di tale sistema gli permise di osservare persino la formazione di aurore boreali artificiali… Tesla riuscì a concentrare immense quantità d'energia in raggi sottili come capelli che egli definì 'fulmini mirati'. E' una tecnologia che i giornalisti ribattezzarono con il più suggestivo nome di 'raggio della morte'. I progetti di Tesla vennero requisiti e studiati dai militari subito dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 1943. La dicitura 'arma a fulmini mirati', si ritrova, infatti, nel progetto per lo Scudo spaziale statunitense."
E' evidente che le invenzioni del genio serbo sono alla base di successivi sviluppi tecnologico-strategici, quali i famigerati impianti H.A.A.R.P. in grado di riscaldare e deformare la ionosfera per fini che spaziano dal controllo climatico alle "guerre stellari", dallo scatenamento di terremoti alla tomografia della crosta terrestre.

Anche il contributo di Tesla inerente a questioni teoriche è di grande rilievo: egli, contestando le conclusioni degli accademici, a seguito dell'esperimento condotto da Michelson e Morley, ritenne che i campi elettromagnetici, come la forza di gravità, fossero sottoprodotti dell'etere, fonte di energia primaria, oggi indicata come 'energia del punto zero'. La nozione di etere, espulsa dalla porta, è rientrata dalla finestra, perché il concetto di vuoto assoluto è stato superato, grazie agli sviluppi della fisica quantistica. Infatti il "vuoto" non è vuoto. Questo fatto, estraneo ai paradigmi concettuali della fisica classica, è, invece, un dato incontrovertibile per la fisica quantistica. Infatti, se all'interno di un sistema, togliamo ogni particella ed ogni campo, rimane sempre un'energia di fondo, la cosiddetta energia (o fluttuazione) del "vuoto", definita anche energia del punto zero. Questa energia, rilevata attraverso l'esperimento ideato dallo scienziato olandese Casimir, ancora non è ben conosciuta, ma sembra che rivesta un ruolo fondamentale sul piano cosmico. L'energia della fluttuazione del "vuoto" è quantizzata, ovvero non è distribuita in maniera continua, ma in quanti, pacchetti discreti. I quanti di energia hanno la possibilità di creare coppie di elettroni e positroni (le antiparticelle degli elettroni, quindi di carica positiva) che, dopo aver vissuto un'"esistenza" per tempi brevissimi, si annichiliscono a vicenda, riformando il quanto di energia che li aveva generati.
Il giornalista e narratore Roberto Tartaglia, nato nel 1977, ha composto il primo romanzo che verte sulle chemtrails. Il titolo del libro, basato su documenti e riferimenti oggettivi ed ambientato in borghi medievali della provincia italiana, è "Casus belli".

Questo è l'intreccio. E' la primavera del 2006. Mirko Nalli, un chimico in pensione, viene ucciso nel suo appartamento e lasciato nudo nel letto. L'assenza di testimoni e le poche notizie certe sulla vittima suscitano dubbi ed incertezze negli investigatori. A condurre le indagini è il commissario della Squadra omicidi, Marzio Merisi. Le prime ricerche portano a misteriosi documenti, cartacei e digitali. Il materiale si riferisce a strani fenomeni chimici, ma mostra anche immagini ambigue e conturbanti di aerei e teschi con tibie incrociate.

Mentre le indagini proseguono in una logorante sequela di capovolgimenti, altri crimini si consumano intorno ad un quadro già abbastanza macabro e complesso. Un sicario anonimo ed invisibile sembra essere in grado di eliminare chiunque osi sbarrargli la strada. Ma perché? Che cosa spinge un essere umano ad uccidere in modo tanto feroce dei suoi simili? Qual è il casus belli?
La scrittrice Sabina Marchesi, collaboratrice di Carlo Lucarelli, ha definito il testo: "Una scommessa vincente, un thriller graffiante e di denuncia".
Attraverso la narrativa, si scopre quello che, nella saggistica pseudo-scientifica, è distorto o addirittura nascosto. 

2012-10-15

Cosa è successo l' 11 gennaio