Storia
La Cascata delle Marmore è opera dell'ingegno dei Romani fu ideata dal console M. Curio Dentato nel III sec. a.C. per liberare la piana reatina dagli acquitrini facendo defluire le acque del Velino nel sottostante corso del Nera.
Tre salti per una meraviglia
Spettacolare scenario della natura la Cascata delle Marmore è uno dei guinness dell'Umbria; la Cascata è infatti la più alta d'Europa (165 m. di dislivello divisi in tre salti) ed è la protagonista del paesaggio della Valnerina.
Natura e ambiente
La Cascata dispone di cinque sentieri attrezzati e segnalati che conducono i visitatori nel cuore del paesaggio e consentono di osservare i tre salti da insoliti e affascinanti punti di vista. Un’esperienza unica per vivere il fragore delle acque. Tre dei cinque sentieri costeggiano la cascata, uno percorre la parte alta della rupe nella zona dei Campacci e un altro risale la rupe di fronte alla cascata stessa.
Energia e bellezza
Oggi le sue acque sono sfruttate per produrre energia elettrica,ma la sua bellezza è rimasta intatta. Per questo è stata candidata come patrimonio mondiale dell’Unesco.
L’ode di Byron
La cascata è stata celebrata da artisti e poeti dai viaggiatori del Grand Tour. George Byron le dedicò un’ode e la definì “orribilmente bella”. Un monumento, nel belvedere inferiore, ricorda il grande poeta inglese.
I percorsi della Cascata delle Marmore
Percorso 1 - Dentro la natura.
- grado di difficoltà: media;
- tempo di percorrenza: 40 m. in salita, 25 m. in discesa;
- dislivello: 150 m.
Percorso 2 - Il contatto
- grado di difficoltà: facile;
- tempo di percorrenza: 20 m. (circuito ad anello);
- dislivello:40 m.
Percorso 3 - Il fragore
- grado di difficoltà:facile;
- tempo di percorrenza: 20 m. (circuito ad anello)
- dislivello: 15 m.
Percorso 4 - La maestosità
- grado di difficoltà: media;
- tempo di percorrenza: 20 m. (in salita);
- dislivello: 90 m.
Percorso 5 - La vista
- grado di difficoltà: facile;
- tempo di percorrenza: 20 m.;
- dislivello: 0 m.
La Cascata delle Marmore è una cascata a flusso controllato, tra le più alte d'Europa, potendo contare su un dislivello complessivo di 165 m, suddiviso in tre salti.
Il nome deriva dai sali di calcio presenti sulle rocce che sembrano simili a marmo.
Le acque della cascata sono sfruttate intensamente per la produzione di energia elettrica, nella centrale di Galleto. Questo fa sì che la cascata vera e propria non sia continuamente funzionante, ma per la maggior parte del tempo si riduca alle dimensioni di un torrente. Il bacino del lago di Piediluco funge da serbatoio idrico per la centrale, costruita nel 1929, capace di produrre energia elettrica con una potenza di circa 530 MW. Per regolare il funzionamento della centrale e per permetterne la visione a tutti, in orari e periodi definiti, la cascata viene fatta funzionare alla massima portata: un segnale acustico avvisa dell'apertura delle paratoie di regolazione, e in pochi minuti la portata aumenta fino al valore massimo. Normalmente, la cascata funziona un paio di ore al giorno, con orari di funzionamento prolungati in occasione di giorni festivi. Si accede ai punti di osservazione migliori previo pagamento di un biglietto d'ingresso