2012-01-22
/*-*\ Il pane che mangiamo viene dalla terra di Dracula
Proprio cosi' , il 25% del pane venduto nei supermercati del nord e centro Italia, proviene dalla Romania. Viaggia ogni giorno su Tir frigoriferi , oppure in aereo scaricando in friuli e veneto, altro pane attraversa l'adriatico per andare al centro o sud italia. Nella Transilvania, ci sono centinaia di piccoli panifici , spesso a livello familiare che non stanno tanto a guardare il livello di igiene e per risparmiare usano farine molto economiche , se non bastasse, nei forni bruciano di tutto .
Si va dal normale legno che si trova nelle foreste molto numerose nei dintorni , a legni di dubbia provenienza , scarti di bare, materiale industriale e finanche copertoni usati. E' chiaro che il costo di produzione diventa molto basso, all'ordine dei 50 centesimi per kilogrammo mentre poi viene venduto a circa 3 euro e mezzo nella provincia di Venezia e a 3 euro a Bologna. Questo pane viene cotto a circa 210 gradi e poi di colpo raffreddato a meno 25 , in questo modo viene surgelato e ha una durata di scadenza di circa 2 anni. Il problema per i nostri panifici ( che ovviamente dovendo seguire regole ben precise per quanto riguarda igiene e controlli hanno prezzi di produzione molto piu' alti ) e' che queste importazioni da paesi comunitari, la Romania e' nella comunita' europea, sono perfettamente conformi alle leggi .
Ovviamente i nostri supermercati non specificano che il pane viene dalla Romania , anzi finche' l'Europa non imporra' l'obbligo di indicare la provenienza del prodotto in etichetta, chi fa arrivare pane da fuori puo' semplicemente scrivere sulla confezione un generico " SFORNATO E CONFEZIONATO IN QUESTO PUNTO VENDITA " , il che e' parzialmente vero in quanto il pane surgelato ritorna in vita dolce e croccante con otto minuti a 210 gradi. Nessuno ne parla , non fa comodo a grandi centri commerciali far sapere che si fanno arrivare il pane dalla Romania, lo pagano il pane 60 centesimo al kilo e lo vendono a 3 euro e mezzo....