Il dinosauro denominato Scipionyx Samniticus, dal luogo in cui è stato ritrovato in provincia di Benevento, è il primo ritrovamento di fossile perfettamente conservato in Italia; fino alla sua scoperta nella nostra penisola erano state ritrovate solo impronte di animali preistorici e il ritrovamento fossile di Pietraroja è tra i pochi reperti al mondo in cui siano visibili oltre alla struttura ossea le parti molli come l'intestino, la trachea, gli occhi e alcune fasce di tessuti muscolari. Il piccolo dinosauro e’ stato soprannominato CIRO
In un primo momento non venne identificato come un fossile di dinosauro e solo nel 1993, dopo che lo scopritore venne in contatto con gli studiosi del Museo delle Scienze naturali di Milano, si ebbe la notizia che quei resti fossili appartenevano ad un dinosauro nato da un paio di settimane e vissuto nell'era Mesozoica, circa 110 milioni di anni fa.
Secondo l'opinione di molti studiosi il piccolo dinosauro fu travolto da un'alluvione, il suo corpo si depositò sul fondo di una laguna e venne ricoperto da sedimenti che innescando un lento processo di pietrificazione ne hanno mantenuto intatta la struttura corporea per oltre 100 milioni di anni;
bisogna immaginare che nel Cretaceo inferiore il sud dell'Italia presentava gruppi di isole ed un ambiente lagunare caratterizzato da un clima equatoriale, solo milioni di anni dopo gli strati calcarei che caratterizzano il massiccio dei monti del Matese sarebbero emersi dalle acque.
Il fossile ritrovato misura poco più di trenta centimetri, come abbiamo già detto al momento della sua morte aveva poche settimane di vita e da adulto avrebbe raggiunto le dimensioni di tre o quattro metri. Scipionyx Samnitucus assomiglia moltissimo alla famiglia dei Velociraptor, una razza di carnivori molto evoluta la cui presenza in questa area della regione Campania dimostra, qualora ve ne fosse bisogno, che nell'era Mesozoica c'erano scambi e passaggi tra il continente africano e quello europeo.