L'euro (EUR o €) è la valuta comune dei Paesi dell'Unione Europea che hanno aderito all'Unione Economica e Monetaria (UEM), ovvero : Austria, Belgio, Cipro, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna.
Al 2009 i Paesi dell'Unione Europea che non hanno ancora adottato l'Euro sono : Regno Unito, Danimarca, Svezia, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania e Bulgaria.
È stata introdotta nel 1999, ma soltanto dal 1 gennaio 2002 sono in circolazione monete e banconote con valore legale.
Nel dicembre del 2001 i cittadini dei Paesi facenti parte dell'UEM potevano acquistare gli Starterkit.
È stata adottata, per ovvi motivi, anche da: Repubblica di San Marino, Città del Vaticano, Andorra e Principato di Monaco — ma anche dal Kosovo e dal Montenegro e indirettamente da altri paesi con cui c'è scambio fisso, specie africani (Franco CFA, Franco CFP, Escudo di Capo Verde, Lev bulgaro, Marco convertibile bosniaco). L'Euro è utilizzato anche dalle regioni e dai dipartimenti d'oltremare della Francia : Guyana Francese, Martinica, Guadalupa e Reunion.
Il nome euro è l'inizio della parola Europa, adottato a Madrid dal Consiglio europeo del 1995 per rimpiazzare la parola ECU che era quella dei trattati. Doveva essere semplice, unico e invariable. Ma già la Grecia e adesso la Lettonia e l'Ungheria hanno adottato nomi leggermente diversi. Molti altri paesi hanno inoltre deciso di usare normalmente il plurale o il partitivo del nome, tone detox diet pill rifiutandosi di mutare le regole della loro lingua (contrariamente a quanto avvenuto in Italiano).
L'euro venne stabilito dalle disposizioni del Trattato di Maastricht del 1992 relative alla creazione dell'Unione economica e monetaria. Per poter partecipare alla nuova valuta, gli Stati membri dovevano incontrare degli stretti criteri quali un deficit di meno del 3% del prodotto interno lordo, e un rapporto debito/PIL inferiore al 60%, combinati con un tasso di inflazione non superiore all'1.5% oltre quello medio degli altri stati membri e tassi d'interesse in linea con la media dell'Unione.
Successivamente vennero stabiliti i tassi di cambio con i quali le varie divise nazionali sarebbero state convertite in euro, i tassi erano i seguenti (1 euro uguale a):
- 13,7603 scellini austriaci (ATS)
- 40,3399 franchi belgi (BEF)
- 2,20371 fiorini olandesi (NLG)
- 5,94573 marchi (markka) finlandesi (FIM)
- 6,55957 franchi francesi (FRF)
- 1,95583 marchi tedeschi (DEM)
- 340,750 dracme greche (GRD)
- 0,787564 sterline (punt) irlandesi (IEP)
- 1936,27 lire italiane (ITL)
- 40,3399 franchi lussemburghesi (LUF)
- 200,482 scudi (escudos) portoghesi (PTE)
- 166,386 pesete (pesetas) spagnole (ESP)
La Grecia non rispettava i criteri stabiliti, e venne ammessa due anni dopo, il 1° gennaio 2001.
La procedura per fissare il tasso di cambio della dracma fu quindi differente da quella usata per le altre valute, poiché l'euro era già vecchio di due anni.
La valuta venne introdotta per tutte le forme di pagamento "non-fisiche" (trasferimenti elettronici, titoli, ecc.) il 1° gennaio 1999, quando le valute dei paesi partecipanti vennero bloccate ad un tasso di cambio fisso con l'euro. Le banconote e monete dell'euro entrarono in circolazione il 1° gennaio 2002, le vecchie valute coesistettero con l'euro per due mesi, fino al 28 febbraio 2002, data in cui tutte le vecchie valute persero corso legale (Per il marco tedesco il corso legale cessò il 31 dicembre 2001, ma i marchi potevano comunque essere utilizzati durante il periodo di coesistenza).
Anche se alcune nazioni non stampano le banconote più grosse (500 e 200 euro), tutte le banconote hanno valore legale nell'Eurozona. La Finlandia ha deciso di non produrre né far circolare le monete da 1 e 2 centesimi, a parte piccole quantità per il collezionismo.