Pressione fiscale effettiva senza eguali: 55%
In molti casi, durante questi anni di crisi, il nostro Paese si è mosso all’interno delle graduatorie riguardanti gli indicatori economici perdendo posizioni; in un caso, invece, ha scalato la classifica gradino dopo gradino, raggiungendo la prima posizione non solo a livello europeo, ma addirittura mondiale (dati Confcommercio). Purtroppo per gli italiani, però, la “riscossa” dello Stivale si è verificata nel campo per loro meno vantaggioso, quello della pressione fiscale.Pressione fiscale da primato
Secondo uno studio condotto da Confcommercio, negli ultimi cinque anni la pressione fiscale nel nostro Paese è gradualmente cresciuta, fino a portare il Fisco italiano ai vertici delle graduatorie in proposito. Un’ascesa favorita anche da quanto è avvenuto contestualmente in altri Paesi, dove l’incidenza della tassazione sulle buste paga dei contribuenti è invece diminuita.
La ricerca svolta dall’associazione dei commercianti attesta che nel 2007 la pressione fiscale in Italia era pari al 43%. Con questo livello di imposizione fiscale, l’Italia risultava essere il settimo Paese europeo per prelievo fiscale, alle spalle di Danimarca (49,8%), Svezia (47,8%), Belgio (45,9%), Francia (45,2%), Austria (43,2%) e Finlandia (43,1%).
Negli anni più recenti, tuttavia, qualcosa è cambiato. Mentre le condizioni delle finanze pubbliche italiane hanno costretto a ritoccare al rialzo l’imposizione fiscale, portandola al 45,2%, in altri Paesi europei l’imposizione fiscale è stata ridotta. Attualmente, dunque, il nostro Paese si posiziona al quinto posto su scala europea per pressione fiscale apparente (davanti a noi rimangono la Danimarca con 47,4%, la Francia 46,3%, la Svezia 45,8% e il Belgio 45,8%).
La situazione risulta essere ancora peggiore, se si esclude dal calcolo del Pil la quota di sommerso e si procede dunque a calcolare la pressione fiscale effettiva (ossia quella che deve sopportare chi realmente paga le tasse, senza prendere in considerazione gli evasori). Ebbene, in Italia, chi è fedele al Fisco sopporta una pressione fiscale pari al 55%, un dato senza eguali tanto in Europa, quanto nel resto del mondo. Dietro lo stivale, ma ben distanziati, si piazzano il Belgio (48%) e la Svezia (46-47%).
da FTAOnline www.borsaitaliana.it