Ieri 15 marzo 2012 i telegiornali, quelli di Mediaset scatenati, hanno sguazzato
con due notizie, apparentemente slegate, ma entrambe finalizzate ad un certo
lavaggio dei cervelli.
Il marocchina ”nazista”
La prima notizia riguarda un marocchino che preparava un attentato alla Sinagoga di Milano. Le immagini mostravano, però anche una grossa bandiera con la svastica che, dicesi, il marocchino aveva in casa. Ecco quindi veicolato in tutte le case il subdolo messaggio: terroristi islamici e fanatici neonazisti idealmente assimilati nell’antisemitismo. Un miscuglio terroristico da far paura e non importa che ci sia una contraddizione evidente visto che il marocchino non si capisce
cosa c’entri con il nazismo. Ma tutto fa brodo, affinchè si possa diffondere un certo terrore. Il mondo dell’immaginario e della fiction non conosce limiti. Oggi si vive di terrorismo, di attentati, veri, falsi, presunti: una cosa è certa: se qualche mentecatto o provocatore, non si dedicasse a progettare qualche attentato, anzi non esistesse neppure, bisognerebbe inventarlo. Oggi la politica si fa anche con le reazioni al terrore come così bene insegna l’11 Settembre.
La moglie di Assad che spende e spande
Altro show dei mass media. Con brevi filmati di repertorio viene mostrata Asma, la bella moglie del presidente siriano Assad, specificando che mentre il suo popolo muore massacrato dal marito, lei se ne va in giro per il mondo a fare shopping, anzi acquisti di beni di lusso.
E’ questa una delle più sporche tattiche, propedeutiche all’omicidio con linciaggio, che viene utilizzata dai mass media occidentali. Per prima cosa la notizia, così alterata, nasconde la verità di un paese in realtà devastato da bande criminali, organizzate e sovvenzionate dalle Intelligence occidentali. Secondo poi si crea il “mostro”.
Ieri Saddam, Milosevic e Gheddafi, oggi Assad, ovvero un qualunque capo dello Stato che, assolutamente, deve essere spazzato via perchè ostacola i progetti mondialisti. Ma prima di essere assassinato dagli “eserciti della pace”, prima che il loro popolo sia massacrato e loro città devastate da bombardamenti, mirati e chirurgici, che le riportano all’età della pietra, prima di tutto questo, il nemico deve essere descritto come un mostro, ovviamente folle e degenerato che si fa il bagno in vasche con rubinetti d’oro, che si cimenta in orge a base di sesso e champagne di lusso, mentre il suo popolo muore di fame, e cose di questo genere. I trucchetti mediatici, manipolatori dei cervelli li conoscono tutti. Oggi tocca alla moglie di Assad. Il fine è quello di coinvolgere un opinione pubblica letteralmente rincoglionita dalle televisioni e dai giornali bipartisan, in modo che poi accetti e approvi il massacro che dovrà essere perpetrato da questi “liberatori”. Anzi occorre far si che negli uffici, nei bar, nelle case, la gente, abituata a vedere presidenti democratici, pagliacci ripresi nelle loro case con tutta la loro graziosa famigliola borghese, in preda ad una certa insofferenza indotta, si auguri che “qualcuno” la faccia finita al più presto con questi dittatori.