L'effetto Kirlian, dal momento della sua scoperta, è stato sempre preso in considerazione come spiegazione e dimostrazione della bioenergia, dai sostenitori della pranoterapia. Ma a riguardo bisogna fare chiarezza.
Il fenomeno fu scoperto accidentalmente nel 1939, dal russo Semyon Davidovich Kirlian, un riparatore di apperecchi elettrici. Un giorno, dopo che il suo corpo fu attraversato da una forte scarica elettrica (senza, per fortuna, gravi conseguenze), notò che dei piccoli lampi colorati venivano sprigionati dal suo corpo. Ovviamente stupito da questo fenomeno volle al più presto trovare una soluzione per documentarlo e analizzarlo, e trovò qualcosa di abbastanza ingenioso e funzionante.
Tanti furono i test, e non solo soggetti umani vennero presi come protagonisti di questi esperimenti, ma venivano anche raccolte foto di foglie, piante, che davano gli stessi risultati, e tutto faceva pensare ad auree, a energie vitali, che venivano una volta per tutte visionate, con la possibilità di dimostrare energie spirituali nascoste all'interno del nostro corpo e in tutti gli esseri viventi. Ad aumentare inoltre questa credenza esisteva il fatto che, se lavorando con soggetti umani, i colori delle loro "auree" variavano a seconda degli stati d'animo della persona stessa.
Restava comunque ancora una domanda. Perchè anche con oggetti inanimati, come ad esempio chiavi o monete, l'effetto Kirlian si ripropone nell'identico modo?
La risposta, dopo degli accurati studi, fu presto pronta: non eran gli oggetti (animati o non) ad emanare un aurea, ma semplicemente i gas tra i due elttrodi che, se sottoposti ad elevata tensione elettrica, subivano un fenomeno di ionizzazione. Lo stesso fenomeno che interessa, ad esempio, l'effetto corona intorno ai cavi dell'alta tensione.
Per spiegare invece il cambio di colori delle "auree" è tutto dovuto alla conducibilità elettrica, dove siamo già a conoscenza che in ogni particolare stato psichico la nostra conducibilità elettrica cutanea cambia, alterando così la tensone che viene sottoposta ai gas.