2015-09-20

Sette ipotesi costruzione di STONEHENGE



Tra le nebbie che ricoprono le dolci colline della piana di Salisbury, Stonehenge sorge sopra l'orizzonte come un faro inquietante. Qualunque sia stato il suo scopo originario e il motivo per il quale fu eretto, una cosa è certa: il monumento di pietra attira da tempo, e ancora lo farà, milioni di visitatori ogni anno.
Il sito archeologico di Stonehenge è la rovina preistorica più iconica e misteriosa del mondo. Nel corso dei secoli, la sua creazione è stata attribuita ai Vichinghi, ai Romani, ai Fenici e ai Celti. Nonostante le speculazioni e i numerosi studi eseguiti sulle sue mitiche pietre, ancora non sappiamo chi l'abbia costruito e, soprattutto, perché, sebbene le ipotesi spazino tra teorie a volte bizzarre, altre più concrete. Che fosse un sito cerimoniale o funerario, un monumento per il calcolo astronomico o un luogo di ritrovo sociale, i visitatori di oggi percepiscono Stonehenge come un luogo di magia e di mistero.
Ecco, dunque, le 7 teorie più suggestive che cercano di dare una risposta al sito archeologico più enigmatico e intrigante del mondo. 

Luogo di caccia

Una delle teorie più accreditate ritiene che Stonehenge fosse, in origine, un sito di festa nel quale si commemorava la bontà della caccia o si svolgevano riti propiziatori. L'area intorno, infatti, pare fosse un terreno di caccia e, ad appena un chilometro di distanza, sono state rilevate ossa e strumenti utilizzati proprio per la caccia.

Monumento di unità

La costruzione di Stonehenge potrebbe aver rappresentato un luogo per celebrare la pace e l'unità. Tra il 3000 a.C. e il 2500 a.C, la cultura dell'isola britannica era unificata. Aspetto, questo, riscontrato nella uniformità dei vari stili della ceramica. In tal senso, gli archeologi sostengono che lo sforzo unitario di migliaia di operai abbia contribuito alla costruzione di questo progetto che avrebbe rappresentato la loro unità.

Calendario astronomico

Molti credono che gli antichi celebrassero a Stonehenge il solstizio d'inverno. Questa affermazione trova la sua ragion d'essere nel viale nei pressi del sito, perfettamente allineato con il tramonto del giorno in cui si celebra il solstizio invernale. E, sempre qui, si eseguivano riti sacrificali animali. Inoltre, il sito archeologico si affaccia anche perfettamente sul punto in cui sorge il sole durante il solstizio d'estate. Momento celebrato ogni anno da migliaia di visitatori.




Luogo per concerti
Secondo alcuni studi, i megaliti potrebbero essere stati eretti in modo tale da annullare i rumori esterni al sito. In questo modo, il suono al suo interno era puro e indisturbato. Leggenda vuole che alcuni pifferai magici abbiano portato delle fanciulle nel sito e, lì, le abbiano poi trasformate nelle pietre che oggi osserviamo. A detta di molti, Stonehenge possiede un'acustica sorprendente, simile a quella di una cattedrale.
Cimitero delle élites
Migliaia di frammenti scheletrici esumati nella zona, sembrano confermare l'ipotesi che vorrebbe il misterioso monumento un luogo di sepoltura per le élites del luogo. Le sepolture risalgono al 3000 a.C., proprio come la costruzione del monumento. E, sempre al suo interno, sono stati portati alla luce una ciotola per l'incenso, un oggetto di solito associato alla ricchezza di alcune classi sociali della società antica.

Campane giganti

E se i megaliti giganti fossero delle enormi campane? I loro suoni, infatti, sembrano percorrere lunghe distanze. E, ad avvalorarne l'ipotesi, potrebbe essere il fatto che questa modalità potesse essere una forma di comunicazione primitiva. L'idea di utilizzare le rocce per fare musica non è una novità. Molte altre culture le impiegavano come giganti xilofoni.

Antico ospedale

I numerosi scheletri sepolti vicino al luogo, e recanti inequivocabili tracce di malattie o infortuni, propongono la teoria secondo la quale il sito fosse un posto per la guarigione. Dando credito a questa teoria, si pensa che molti dei lastroni del posto fossero stati prelevati nel corso dei secoli, forse dai pellegrini in cerca di talismani protettivi.