Il bisfenolo
A è una
sostanza ampiamente usata per le bottiglie in plastica, il sottile film interno
alle scatolette di cibi conservati, le tettarelle per lattanti e le confezioni
alimentati.Se ne
producono annualmente 2,8 milioni di tonnellate.
A quanto pare, già si sapeva che questa sostanza contaminava gli alimenti con cui veniva a contatto, ed era sospettata di alterare gli ormoni sessuali umani.Ma ora uno studio ha scoperto che è collegata col cancro alla prostata.
In particolare, l'assunzione nella dieta umana di quantità piccole ma costanti di bisfenolo è particolarmente pericoloso nelle donne in gravidanza, alterando in modo cruciale, ma invisibile, lo sviluppo dei neonati.
A quanto pare, già si sapeva che questa sostanza contaminava gli alimenti con cui veniva a contatto, ed era sospettata di alterare gli ormoni sessuali umani.Ma ora uno studio ha scoperto che è collegata col cancro alla prostata.
In particolare, l'assunzione nella dieta umana di quantità piccole ma costanti di bisfenolo è particolarmente pericoloso nelle donne in gravidanza, alterando in modo cruciale, ma invisibile, lo sviluppo dei neonati.
La sostanza provoca infatti
alterazioni microscopiche nella prostata del feto, che non sono riscontrabili
alla nascita.
Gli effetti si fanno sentire con gli anni, nella terza età, con ipertrofia delle prostata e tumore.
Le alterazioni possono causare anche malformazioni dell'uretra.
In Italia si registrano ogni anno 11 mila nuovi casi di cancro prostatico, e 6.300 morti per questa patologia: è la seconda causa di morte per cancro negli uomini, dopo il cancro al polmone.
Il 60% dei casi è concentrato nel nord del Paese, evidentemente più «avanzato» e quindi più esposto al bisfenolo.
Gli effetti si fanno sentire con gli anni, nella terza età, con ipertrofia delle prostata e tumore.
Le alterazioni possono causare anche malformazioni dell'uretra.
In Italia si registrano ogni anno 11 mila nuovi casi di cancro prostatico, e 6.300 morti per questa patologia: è la seconda causa di morte per cancro negli uomini, dopo il cancro al polmone.
Il 60% dei casi è concentrato nel nord del Paese, evidentemente più «avanzato» e quindi più esposto al bisfenolo.
Nell'ancor più «avanzata» Gran
Bretagna,
che ha una popolazione pari a quella italiana, i casi nuovi di cancro alla
prostata sono 27 mila all'anno.Il fatto è che il bisfenolo è un
estrogeno-simile, che «mima» l'ormone femminile.
Piccolissime quantità di questa plastica bastano dunque, nella vita fetale, a scombinare il sistema genitale dei maschi.
La scoperta è dovuta all'equipe del professor Frederick vom Saal, che lavora all'Università del Missouri.
Il gruppo ha somministrato a topine gravide piccolissime quantità di bisfenolo-A, mentre ad altre cavie è stato somministrato in pari quantità dell'estradiolo, l'ormone usato nella pillola contraccettiva.
Piccolissime quantità di questa plastica bastano dunque, nella vita fetale, a scombinare il sistema genitale dei maschi.
La scoperta è dovuta all'equipe del professor Frederick vom Saal, che lavora all'Università del Missouri.
Il gruppo ha somministrato a topine gravide piccolissime quantità di bisfenolo-A, mentre ad altre cavie è stato somministrato in pari quantità dell'estradiolo, l'ormone usato nella pillola contraccettiva.
Il test mirava a verificare se
certi danni alla prostata del neonato avvenivano quando la madre, prendendo la
pillola, restava accidentalmente incinta. Invece la prova ha dimostrato che
entrambe le sostanze alteravano la prostata: e in quantità minime, molto minori
di quelle che gli esseri umani ingeriscono bevendo dalle bottiglie di
plastica.
E gli italiani sono i massimi consumatori mondiali di acqua cosiddetta minerale:184
litri a testa, per una spesa di circa 500 euro all'anno a
famiglia (i tedeschi non arrivano a 145 litri ). Spesso quest'acqua
proclamata «minerale» viene dall'acquedotto comunale; ed è di sicuro peggiore,
perché contenuta in bottiglie quasi sempre di plastica.
E gli italiani sono i massimi consumatori mondiali di acqua cosiddetta minerale: