2012-02-24

Ricerche dimostrano che il rospo potrebbe dare l'allarme per i terremoti

Se il rospo abbandona le uova un terremoto potrebbe essere in arrivo. All'Aquila infatti, pochi giorni prima del terremoto dello scorso aprile, quasi tutti i rospi hanno abbandonato i siti di deposizione delle uova e la loro prole, cambiando improvvisamente il loro comportamento abituale. Lo raccontano, sulle pagine del Journal of Zoology, i ricercatori della Open University (Regno Unito) e della Società Zoologica di Londra.

Gli scienziati, coordinati da Rachel Grant, hanno osservato che il primo aprile, cinque giorni prima la scossa che ha devastato l'Abruzzo, il 96 per cento dei rospi maschi ha abbandonato le covate intorno al Lago Ruffino, a 74 chilometri dall'epicentro del terremoto. Fatto insolito, perché i siti di deposizione sono supervisionati dai rospi maschi, che normalmente rimangono nel sito fino a quando le uova non sono state tutte deposte. Inoltre, sebbene solitamente il numero dei maschi aumenti nella zona delle covate durante il periodo di luna piena, nel plenilunio immediatamente successivo al 6 aprile, nel luogo monitorato vi erano appena 34 esemplari. Decisamente meno rispetto agli anni precedenti nello stesso periodo quando ne sono stati contati tra 64 e 175.

Anche le coppie di rospi sono fuggite: tre giorni prima del sisma non ne era rimasta neanche una e nessuna covata fresca è stata trovata da quella data fino al 20 aprile, in seguito alle più forti scosse di assestamento. Ancora non è chiaro ai ricercatori cosa abbia provocato questo cambiamento nel comportamento degli anfibi, prima, durante e dopo il terremoto. Tuttavia gli scienziati hanno osservato che questo mutamento è avvenuto in coincidenza con alcuni sconvolgimenti nella ionosfera, il più alto strato elettromagnetico dell'atmosfera terrestre, causato forse dal rilascio di gas radon subito prima del terremoto.

“Il nostro è uno dei pochissimi studi che documentano il comportamento animale prima, durante e dopo un evento sismico, e suggerisce che i rospi siano in grado di percepire indizi pre-sismici come il rilascio di gas o la presenza di particelle cariche e di usarli come campanelli di allarme”, ha concluso la Grant.