La decisione del procuratore generale di New York di citare
in giudizio la GlaxoSmithKline
per “frode ripetuta e
persistente" è una grande sfida alle aziende farmaceutiche. Distratti dalla
modestia della multa richiesta - l'equivalente dei profitti realizzati dalla
Glaxo vendendo ai bambini il suo antidepressivo Paxil - siamo stati tentati di
liquidare il caso considerandolo poco importante. Per un'azienda che vale cento miliardi di
euro, la multa di 210 milioni (questo il valore stimato delle vendite di Paxil
ai minori di 18 anni), sarebbe infatti irrisoria.
La
Glaxo respinge le accuse. Ma per il procuratore Spitzer un'azienda che non informa i medici su
tutti gli effetti possibili di un farmaco è colpevole di frode. A incoraggiarlo
ci sono altri procedimenti intentati negli ultimi tempi: per esempio la Pfizer, il più grande gruppo
farmaceutico mondiale, ha dovuto pagare una penale di 240 milioni di euro per
aver promosso un farmaco privo di effetti terapeutici. La stessa Glaxo è sotto
inchiesta in Italia in relazione a dei regali illeciti ai medici per una cifra
stimata in 225 milioni di euro.
Lo stato di servizio del procuratore Spitzer è significativo: lui che ha costretto le banche di Wall Street a rendere conto lei loro misfatti, spingendole a modificare alcune prassi poco corrette. Il suo tentativo di fare pulizia nel mondo delle grandi case farmaceutiche merita sostegno. Non si deve permettere alle industrie farmaceutiche di comportarsi come i pubblicitari che lavorano per i teatri del West End londinese, che scelgono le recensioni favorevoli e scartano le altre. La posta in gioco in questo caso è troppo alta.
Lo stato di servizio del procuratore Spitzer è significativo: lui che ha costretto le banche di Wall Street a rendere conto lei loro misfatti, spingendole a modificare alcune prassi poco corrette. Il suo tentativo di fare pulizia nel mondo delle grandi case farmaceutiche merita sostegno. Non si deve permettere alle industrie farmaceutiche di comportarsi come i pubblicitari che lavorano per i teatri del West End londinese, che scelgono le recensioni favorevoli e scartano le altre. La posta in gioco in questo caso è troppo alta.